Gentile Cliente,
il Dpcm del 10 aprile, che allunga le misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus al 3 maggio, allenta le maglie del lockdown consentendo la riapertura, a partire dal 14 aprile, di alcune attività non considerabili di prima necessità.
Oltre alle cartolerie (anche il commercio all’ingrosso, compreso quello di carta e cartone), riaprono i battenti anche le librerie e le rivendite di abbigliamento per bambini e neonati, nonché:
- la produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura
- la produzione di utensileria manuale;
- l’industria di legno e sughero (esclusi i mobili), ma ci sono anche gli articoli in paglia e i materiali da intreccio;
- la produzione e l’assemblaggio di Pc, periferiche e relativi componenti componenti.
- le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni;
- la cura e manutenzione del paesaggio.
- le attività di idraulica;
- le attività degli organismi internazionali, come l’Onu e le sue agenzie;
- le attività di call center per le sole attività cd «in entrata», ossia per le risposte alle chiamate degli utenti per informazioni o per trattare con i clienti per assistenza o reclami.
NB. Il DPCM in oggetto ha aggiunto la possibilità, per le attività produttive sospese, previa comunicazione al Prefetto, di accedere presso i locali aziendali anche da parte del personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione. E’ altresì consentita, previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.
Si evidenzia, infine, recependo anche quanto appreso dai canali mediatici tramite le dichiarazioni dallo stesso Governatore del Veneto, che sono state concesse dalle Prefetture svariate deroghe alla continuazione di attività.
Per questo motivo, in attesa di ulteriori chiarimenti e/o ordinanze, consigliamo alla nostra gentile clientela di contattare lo Studio urgentemente nel caso esistano elementi di urgenza e gravità tali da non poter più permettere il blocco dell’attività. Si valuterà, caso per caso, se vi siano i presupposti per poter chiedere la deroga e come procedere.
Le misure igieniche
Il Dpcm introduce, inoltre, una serie di misure per ridurre le possibilità di contagio durante la spesa. Dai guanti monouso al gel per disinfettare le mani disponibili accanto alle casse, anche vicino ai sistemi di pagamento, fino alle mascherine per i lavoratori nonché orari più lunghi per evitare code (e quindi rischio assembramenti). Tra le indicazioni anche pulizie dei locali almeno due volte al giorno, l’ingresso uno alla volta nei piccoli negozi e dove possibile, percorsi diversi per entrate e uscite.
Imprescindibile, per chi è in attività, rispettare il protocollo condiviso condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.
In allegato il nuovo DPCM, e relativi allegati, nonché il Protocollo condiviso del 14 marzo tra Governo e Parti Sociali.