Agevolazioni - Industria 4.0
Lo Studio offre consulenza personalizzata per l’accesso alle agevolazioni a livello provinciale, regionale e nazionale aiutando le aziende nell’aggiornamento e nel rispetto della normativa in continua evoluzione e nella predisposizione delle carte lavoro e della documentazione necessarie.
Il processo decisionale
In tema di Finanza Agevolata, le attività primarie a cui va data la massima importanza sono:
- l’identificazione delle Agevolazioni più vicine alla realtà aziendale, che massimizzino il beneficio economico e finanziario con il minimo sforzo in termini di adempimenti;
- l’individuazione delle fattispecie interne all’azienda che permettono di accedere alle agevolazioni.
Agevolazioni
Tra le agevolazioni su cui lo Studio ha acquisto maggior esperienza ci sono:
- ACE
- Start-up Innovative e PMI Innovative
- Formazione finanziata dai Fondi Interprofessionali
- Nuova Sabatini
- Patent Box
- Industria 4.0
Industria 4.0
- Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo
- Credito d’Imposta Innovazione Tecnologica
- Credito d’Imposta Design e Ideazione estetica
- Superammortamento e IperAmmortamento / Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
- Credito d’imposta Formazione 4.0
Credito d’imposta su Attività di Ricerca e Sviluppo
Ove la vostra azienda si stia approcciando a nuovi prodotti, vi sia un’intuizione per migliorare sensibilmente i processi, anche mediante l’utilizzo di nuova attrezzatura specifica, è doveroso valutare le agevolazioni messe a disposizione dalla normativa in materia consistenti nel Credito d’Imposta per le attività in Ricerca e Sviluppo. Pur dovendo necessariamente verificare caso per caso la sussistenza di tutti i requisiti necessari per potervi accedere, qui di seguito riportiamo la ratio della norma.
Tenore dell’agevolazione
È riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% (12% nel 2020) delle spese agevolabili sostenute per l’attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico.
Nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, le percentuali salgono al 25%, 35% e 45% a seconda che il richiedente sia grande, media o piccola impresa.
Su alcune spese del personale e sulle spese in forza di contratti di ricerca con università, istituti di ricerca e start-up, il credito d’imposta è incrementato del 50%.
Per l’inquadramento delle attività svolte nell’ambito della R&S, la normativa fa riferimento al Manuale di Frascati, che identifica nella: novità, creatività, incertezza, sistematicità, trasferibilità e/o riproducibilità, le caratteristiche fondamentali.
Sono, altresì, agevolabili le attività per l’innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi nuovi, o sostanzialmente migliorati. Sulle spese ammissibili è riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% (6% nel 2020), portato al 15% (10% nel 2020) se l’innovazione è finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
Spese ammissibili
Tra i costi agevolabili, su cui calcolare la percentuale di credito d’imposta, rientrano:
- le spese del personale (subordinati, autonomi e altre figure, compresi gli amministratori) direttamente impiegati in tali attività ed in relazione al tempo effettivamente dedicato;
- le spese per commesse di ricerca attribuite ad università, enti di ricerca e/o altre imprese;
- la quota parte del costo dell’ammortamento di privative industriali se esclusivamente utilizzate in attività di ricerca e sviluppo;
- la quota parte del costo dell’ammortamento di strumenti, attrezzature e software per il periodo di utilizzo nei progetti;
- il costo per eventuali materiali utilizzati nelle prove o nella realizzazione di prototipi.