Società Benefit

Scopri

Le Società Benefit (SB) rappresentano una evoluzione del concetto stesso di azienda. Mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, le società benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società. Una Società Benefit è un nuovo strumento legale che crea una solida base per l’allineamento della missione nel lungo termine e la creazione di valore condiviso.

Scopri

La Società Benefit: un cambio di paradigma

Secondo l’art. 2247 c.c., con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili. Questo scopo è l’unico contemplato dalla legge per le società di cui al libro V, titoli V e VI del Codice Civile (S.r.l., S.p.A., ecc.). Con le Società Benefit viene introdotta una nuova tipologia di società che continua a perseguire lo scopo di lucro ma affianca allo stesso uno o più scopi sociali o di pubblica utilità.

 

A differenza di tutte le organizzazioni non profit, come ONLUS, APS, Imprese Sociali ecc. le società benefit mantengono lo scopo di lucro, senza particolari limitazioni, e a questo aggiungono un ulteriore finalità, ovvero perseguire uno o più scopi sociali. Le società benefit non ricorrono a raccolta di fondi o donazioni esterne per realizzare i propri scopi sociali perché questi sono inclusi nella attività d’impresa che esse svolgono.

Scopri

Caratteristiche fondamentali delle Società Benefit

Le società benefit, perseguono volontariamente, nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune. Per beneficio comune si intende il perseguimento di effetti positivi (perseguibili anche riducendo gli effetti negativi) nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi (soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività delle SB quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, PA e società civile).

Le società benefit perseguono tali finalità di beneficio comune in modo responsabile, sostenibile e trasparente. La gestione delle società benefit richiede ai manager il bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’interesse della collettività. Le società benefit devono nominare una persona del management che sia responsabile dell’impatto dell’azienda e si impegnano a pubblicare in maniera trasparente e completa le proprie attività attraverso una relazione annuale di impatto, che descriva sia le azioni svolte che i piani e gli impegni per il futuro.

Come costituire una SB

La SB deve indicare nel proprio atto costitutivo, nell’ambito dell’oggetto sociale, le finalità e i benefici comuni che intende perseguire. La società benefit può introdurre, accanto alla denominazione sociale, le parole Società benefit o l’abbreviazione SB e utilizzare tale denominazione nei titoli emessi, nella documentazione e nelle comunicazioni verso terzi.

Benefici e Agevolazioni

In sede di conversione in legge del Decreto Rilancio, è stato approvato dalla Commissione Bilancio alla Camera un nuovo Credito d’imposta del 50% per i costi di costituzione delle società benefit

La Relazione Annuale

La società benefit è tenuta a redigere annualmente una relazione concernente il perseguimento del beneficio comune, da allegare al bilancio societario e che include:

  1. la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
  2. la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione esterno con caratteristiche specifiche e in relazione a determinate aree di valutazione;
  3. una sezione dedicata alla descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio successivo.

La relazione annuale deve poi essere pubblicata nel sito internet della società, qualora esistente. A tutela dei soggetti beneficiari, taluni dati finanziari della relazione possono essere omessi.

 

Lo standard di valutazione esterno utilizzato dalla società benefit deve essere:

  1. esauriente e articolato nel valutare l’impatto della società e delle sue azioni nel perseguire la finalità di beneficio comune nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse;
  2. sviluppato da un ente che non è controllato dalla società benefit o collegato con la stessa;
  3. credibile perché sviluppato da un ente che:
    • ha accesso alle competenze necessarie per valutare l’impatto sociale e ambientale delle attività di una società nel suo complesso;
    • utilizza un approccio scientifico e multidisciplinare per sviluppare lo standard, prevedendo eventualmente anche un periodo di consultazione pubblica.
  4. trasparente perché le informazioni che lo riguardano sono rese pubbliche, in particolare:
    • i criteri utilizzati per la misurazione dell’impatto sociale e ambientale delle attività di una società nel suo complesso;
    • le ponderazioni utilizzate per i diversi criteri previsti per la misurazione;
    • l’identità degli amministratori e l’organo di governo dell’ente che ha sviluppato e gestisce lo standard di valutazione;
    • il processo attraverso il quale vengono effettuate modifiche e aggiornamenti allo standard;
    • un resoconto delle entrate e delle fonti di sostegno finanziario dell’ente per escludere eventuali conflitti di interesse.

 

La valutazione dell’impatto deve comprendere le seguenti aree di analisi:

  1. governo d’impresa, per valutare il grado di trasparenza e responsabilità della società nel perseguimento delle finalità di beneficio comune, con particolare attenzione allo scopo della società, al livello di coinvolgimento dei portatori d’interesse, e al grado di trasparenza delle politiche e delle pratiche adottate dalla società;
  2. lavoratori, per valutare le relazioni con i dipendenti e i collaboratori in termini di retribuzioni e benefit, formazione e opportunità di crescita personale, qualità dell’ambiente di lavoro, comunicazione interna, flessibilità e sicurezza del lavoro;
  3. altri portatori d’interesse, per valutare le relazioni della società con i propri fornitori, con il territorio e le comunità locali in cui opera, le azioni di volontariato, le donazioni, le attività culturali e sociali, e ogni azione di supporto allo sviluppo locale e della propria catena di fornitura;
  4. ambiente, per valutare gli impatti della società, con una prospettiva di ciclo di vita dei prodotti e dei servizi, in termini di utilizzo di risorse, energia, materie prime, processi produttivi, processi logistici e di distribuzione, uso e consumo e fine vita.