18 Febbraio, 2022

Fondo imprenditoria femminile

A più di un anno dall’istituzione del fondo di 400 milioni di euro per incentivare l’imprenditoria femminile (Legge di Bilancio 2021 n. 178 del 30/12/2020), sono stati pubblicati i decreti attuativi che, paradossalmente, necessitano ancora di un provvedimento del MISE per definire l’apertura dei termini e le modalità di presentazione.

Nel seguito riportiamo le principali informazioni riguardanti il Fondo Imprenditoria Femminile, il quale si sviluppa su 2 linee di incentivazione:

  • Incentivi per la nascita di imprese femminili (spesa massima 250.000 euro)
  • Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminile (spesa massima 400.000 euro)

Beneficiari - A chi si rivolge

Sono destinatari del fondo le imprese a prevalente partecipazione femminile, intese come imprese
che, in funzione della tipologia imprenditoriale, presenta le seguenti caratteristiche:

  • società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti
    almeno il 60 per cento dei componenti la compagine sociale;
  • società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • impresa individuale la cui titolare è una donna;
  • lavoratrice autonoma, ivi inclusa la libera professionista iscritta agli ordini professionali e l’esercente una delle professioni non organizzate in ordini o collegi.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, le imprese femminili devono:

  1. essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese (tranne per le lavoratrici autonome non tenute all’obbligo di iscrizione al Registro delle imprese, le quali devono essere in possesso unicamente della partita IVA, aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione);
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie.

Iniziative ammissibili

Sono ammissibili le iniziative che prevedono programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile relative:

  • alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • al commercio e turismo.

Sono, in ogni caso, ammissibili le sole spese che, in base alla data delle relative fatture o di altro documento giustificativo, risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Le iniziative devono essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall’impresa femminile beneficiaria, pena la revoca delle agevolazioni concesse. Sulla base di motivata richiesta dell’impresa, può essere autorizzata una proroga non superiore a sei mesi.

Incentivi per la nascita di imprese femminili

Beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Possono presentare domanda di accesso all’agevolazione anche persone fisiche che intendono costituire una impresa femminile. In tal caso, l’ammissione alle agevolazioni è subordinata alla trasmissione, da parte dei richiedenti, della documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa o, in caso di avvio di attività libero professionali, l’apertura della partita IVA, entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito della valutazione.

Spese ammissibili

Le agevolazioni assumono la forma del contributo a fondo perduto, secondo la seguente articolazione:

  • per i programmi che prevedono spese ammissibili non superiori a 100.000,00 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo del contributo pari a 50.000,00 euro. Per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo, la percentuale massima di copertura delle spese ammissibili è elevata al 90%, fermo restando il limite di importo del contributo di 50.000,00 euro;
  • per i programmi che prevedono spese ammissibili superiori a 100.000,00 euro e fino a 250.000,00 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura del 50% delle spese ammissibili.

Sono ammissibili le spese relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese complessivamente ritenute ammissibili. Le esigenze di capitale circolante devono essere coerenti con l’iniziativa e le agevolazioni possono essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
    • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
    • servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
    • oneri per la garanzia per l’erogazione anticipata.

Alle imprese beneficiarie sono, altresì, erogati servizi di assistenza tecnico-gestionale, durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa fino a un valore massimo complessivo non superiore a 5.000,00 euro per impresa, fruibile secondo le seguenti modalità:

  • per un valore pari a euro 3.000,00, i servizi sono erogati dal Soggetto gestore, anche mediante modalità telematiche, e sono finalizzati a fornire alle imprese beneficiarie assistenza tecnica sulle agevolazioni e a trasferire competenze specialistiche e strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate;
  • un importo massimo di 2.000,00 euro è reso disponibile, in forma di voucher, all’impresa beneficiaria che ne faccia istanza, a copertura del 50% del costo per l’acquisto di servizi specialistici, di importo non inferiore a 4.000,00 euro, acquisiti da soggetti terzi esperti e qualificati in attività di marketing e comunicazione, in ambiti strategici, quali, a titolo esemplificativo, la creazione di un’identità di marchio, la realizzazione di piani di marketing, strategie di presenza e posizionamento sui social media o nel digitale, attività di comunicazione d’impresa e promozione.

Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili

Beneficiari

Possono beneficiare le imprese femminili, costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Spese ammissibili

Le agevolazioni sono concesse secondo la seguente articolazione:

  • per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura del 80% delle spese ammissibili;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi nella stessa misura, tranne che per il finanziamento sulle esigenze di capitale circolante.

I finanziamenti agevolati:

  • hanno una durata massima di 8 anni;
  • sono a “tasso zero”;
  • sono rimborsati, dopo 12 mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno;
  • non sono assistiti da forme di garanzia, fermo restando che i crediti nascenti dalla ripetizione delle agevolazioni erogate sono, comunque, assistiti da privilegio ai sensi dell’articolo 24, comma 33, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante, nel rispetto di alcuni limiti.

In aggiunta a queste agevolazioni, alle imprese beneficiarie sono erogati i servizi di assistenza tecnico-gestionale previsti per la prima linea di agevolazioni.

Erogazione

L’erogazione delle agevolazioni avviene su richiesta dell’impresa femminile, in non più di due stati di avanzamento lavori (SAL).

Ciascuna richiesta di erogazione per SAL deve essere corredata della documentazione giustificativa delle spese cui è riferita l’istanza. Il primo stato di avanzamento lavori, di importo non inferiore al 40% (quaranta percento) e non superiore all’80% (ottanta percento) delle spese ammesse, può essere presentato anche a fronte di titoli di spesa non quietanzati, dai quali deve risultare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità delle spese esposte. Al Soggetto gestore è riservata la facoltà di richiedere all’impresa beneficiaria la documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle spese rendicontate nel primo stato di avanzamento lavori, decorsi sei mesi dalla richiesta di erogazione del SAL e in assenza della richiesta di erogazione del saldo pervenuta da parte dell’impresa beneficiaria.

È fatta salva la possibilità per l’impresa femminile beneficiaria di richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, svincolata dall’avanzamento del programma di spesa, di importo non superiore al 20% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria in favore del Soggetto gestore.